I gioielli presentati in questa occasione riguardano un progetto sulla Memoria iniziato con la ricerca e l’indagine di antichi frammenti, parti di tessuti, ricami spesso solo in parte ancora leggibili nei disegni originali, ma ancora pieni di forza e delicatezza, un fascino difficile da descrivere che tramanda sapienza e meraviglia.
L’intento è quello d’intervenire sia sulla conservazione, che sulla valorizzazione di tale bellezza. Sperimentando un lavoro con la fusione del metallo, sulle forme a calco dei ricami e dei frammenti più antichi, ho realizzato i primi calchi in argento, che riportavano quei “pezzi” a nuova vita. Queste forme non sono mai statiche, esse seguono la morbidezza dei tessuti “vissuti”. Ciascun frammento segue una flessuosità che esprime un carattere che facilmente dialoga, in armonia e in relazione con quello che li circonda. Sono forme con un carattere “organico” e “aperto” che evocano immagini ad emozioni che appartengono alla memoria.
Da questa ricerca nasce la linea di gioielli “Ricami e Grovigli”, tuttora in evoluzione.